Effetti "paranormali"

Ho incontrato fondamentalmente due macro-approcci per ottenere la forza di generare effetti cosiddetti "paranormali". Parlo solo di quelli ottenuti direttamente con le proprie forze, non di quelli veicolati da forze esterne.

Il primo è aumentare la propria energia usando la meditazione e pratiche fisiche per potenziarsi.Ciò che aumenta possiamo chiamarlo "Chi", che viene compresso e stabilizzato dentro l'individuo. Cambia letteralmente la qualità e la quantità della sua energia, con tutti i rischi che ne conseguono in caso di errori. Quanto "Chi" serve? Tanto, tantissimo. Si parla di scale esponenziali rispetto al "Chi" di una persona che non pratica queste tecniche. Queste tecniche richiedono assidua pratica (almeno 5 ore al giorno di meditazione solo per accumulare energia) che viene scaricata per realizzare cose come muovere un oggetto senza toccarlo o bruciare un foglio di giornale semplicemente proiettandoci energia. Significa investire decine (all'inizio centinaia) di ore del proprio tempo per avere la forza realizzare un piccolo movimento di una forchetta... molto più facile usare un dito (questo almeno all'inizio, con gli anni la capacità e la velocità di accumulo aumenta notevolmente). Ah! Dimenticavo: niente sesso o state buttando il vostro tempo. Chiaro che non vengono mostrate "a caso" e che non ha senso "sprecare" tutto questo sforzo. Non è energia pensata per realizzare dei test ripetitivi. Effettuarli potrebbe anche compromettere la salute del praticante. Meglio usare quell'energia per l'ambito per cui è pensata. Questo primo approccio si ritrova in alcune arti marziali cinesi.

Il secondo metodo lavora al contrario: invece di comprimere energia dentro qualcosa di piccolo (cioè noi stessi), si basa sul creare dello spazio eliminando il superfluo che ci portiamo dietro. Quando si riesce a togliere tutta la rabbia, il rancore, il risentimento (soprattutto quello di cui NON siamo coscienti) ecco che in modo naturale nel corpo inizia a fluire più energia. Perché? Perché l'energia dei sentimenti negativi è più ingombrante ed inquinante a parità di energia che contiene, anche se apparentemente è più facile da gestire (ma solo perché la conosciamo meglio). L'energia dei sentimenti puri è su un altro livello: l'Amore Incondizionato è un po' come la fusione nucleare delle stelle in confronto al carbone sporco e umido rappresentato dalla rabbia. Anche qui la scala è esponenziale: molto facile togliere le cose superficiali (soprattutto consce), ma i veri carichi da 90 stanno sotto e sono enormi. Chi usa il primo metodo ha riconosciuto nei grandi saggi che mai hanno praticato arti marziali la stessa quantità di energia "Chi" ottenibile completando il percorso marziale (l'ordine massimo possibile sembra essere intorno a 10^21 volte l'energia dell'uomo comune*).

Il "Chi" non è una energia in senso fisico del termine, non è qualcosa che compie un lavoro, non è carica elettrica, magnetica o chimica: lo sappiamo da precisi test scientifici. E' più da considerare una "sostanza incorporea" che rappresenta un potenziale. Il nostro potenziale. Solo per sentirlo e saperlo "muovere" serve un certo tipo di preparazione. Come descritto da molte filosofie è inoltre inutile accumularlo per tenerlo fermo, perché come l'acqua "marcisce". Ciò che dobbiamo ingrandire la nostra capacità di gestirne il flusso, avendo cura che stia dove deve stare e non vada dove non deve (causerebbe seri danni). Ci sono precisi canali del corpo che vanno irrobustiti e/o puliti all'aumentare del flusso di energia che ci può attraversare.

Ultima considerazione.

Sareste disposti a costruire senza aiuti, solo con le vostre mani, una torre che arriva fino in cielo solo per... "far bere del tè" al vostro vicino?

Ecco, ora sapete perché di solito chi sa far avvenire "cose strane" non le mostra in giro. Questa è l'energia della Vita, non un gioco. Le regole per capirla fanno già parte di ciò che l'umanità conosce e non vengono lasciate in mano a chiunque. Sono solo per chi onora e rispetta la Vita.

Diverso è il caso di chi queste cose non le controlla o non le vuole capire.