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Cosa succede energeticamente con un vaccino?

Quello che succede con qualsiasi altra infezione, da un punto di vista energetico vengono subito attivate 4 fasi collegate ad altrettante emozioni:

- Combatti

- Pulisci

- Isola

- Trasmuta

La prima fase è semplicemente associata all'emozione "distruggi" ciò che è disallineato alla vibrazione del corpo. Il corpo è intelligente e riesce normalmente ad identificare da sé ciò che lo danneggia. Alcuni patogeni attuano dei meccanismi per sfuggire temporaneamente a questo meccanismo, in questo caso questa fase non si attiva subito, o in tempo come nel caso delle rare malattie mortali. In questa fase abbiamo un picco di energia, alta intensità e di solito breve tempo.

La seconda fase implica l'emozione "divora", il corpo cerca di riciclare tutto il possibile che è stato danneggiato o che non è più funzionale per ricavarne sostanze utili. Questa fase assorbe energia, ma

Quello che non è utilizzabile viene processato nella terza fase, e viene con uno sforzo energetico "isolato" dal resto in attesa di trovare un modo di trasformarlo. L'energia necessaria per questo processo è elevata e va mantenuta per tutto il tempo necessario per il corpo a "trovare una soluzione"

L'ultima fase consiste nell'elaborazione delle informazioni che il corpo attua interpolando l'energia del cibo e dei nutrienti in accordo con le riserve di cui è dotato per avere a disposizione le sostanze necessarie a trasformare le sostanze isolate.

Cosa succede con un vaccino? Che l'equilibrio energetico di queste quattro fasi è diverso rispetto a quello che accade con a esempio la puntura di una spina, sia per la quantità che per la qualità dei componenti. E' vero che per la fase "combatti" la quantità di energia impiegata è infinitamente minore del reale contagio, ma è altrettanto vero che per le altre tre fasi l'energia assorbita è maggiore. In particolare le ultime due fasi diventano complicate da gestire quando carichiamo molti vaccini, per quello bisognerebbe scegliere con cura su COSA vaccinarsi, e non credere che sia possibile caricare in eterno un numero sempre maggiore di vaccini. Rischiamo di trasformare uno strumento utile in qualcosa che finirebbe per indebolire l'umanità.

Quanti vaccini si possono fare? In generale quello che sarebbe importante capire è lo stato energetico vitale della persona, basta dare il tempo alla persona di completare le quattro fasi e se ne può sempre aggiungere un altro, non è un problema. Il problema sopraggiunge quando oltre ai vaccini abbiamo un'aria che respiriamo e un cibo che mangiamo che ci riempie di altre sostanze che occupano l'energia dei punti 3 e 4, ed impedisce al corpo di smaltire il pregresso.

Rispetto alle persone che conosco circa il 70% non riesce a smaltire la fatica di queste fasi ed è in una fase di accumulo di energie tossiche con l'avanzare del tempo invece che completare i processi. Un eventuale danno dovuto da questo fenomeno di accumulo non segue processi lineari, pertanto la sua estrinsecazione nella fisicità è molto complessa. Questa è una fortuna da un lato, perché permette un numero molto minore di effetti collaterali, ma rende praticamente impossibile capire il reale rapporto di causa effetto basandosi sui meri dati sperimentali privi di osservazione diretta dei fenomeni energetici.

Certo coi grandi numeri prima o poi, affinando le osservazioni poco per volta, ci arriveremo. Magari anche solo altri 75 anni coi computer quantistici e ci siamo. Però sarebbe preferibile far soffrire meno persone possibili nell'avanzamento della conoscenza.

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